9 Settembre > 10 Novembre 2020
intervento site-specific | mostra personale
in occasione di Art Site Fest Torino 2020
a cura di Domenico Maria Papa
Le opere della mostra Systema naturae sono state scelte, e in alcuni casi appositamente create, per innescare un confronto e un dialogo su temi che in maniera dirompente fanno parte sia del mio approccio artistico, sia della natura stessa di un archivio, in questo caso dell'Archivio di Stato di Torino.
In generale, la mia ricerca si fonda proprio su quella che è stata definita anche dal critico americano Hal Foster come "pulsione archivistica". Nelle mie opere classifico e raccolgo, colleziono e ordino, ma lo faccio sempre a favore di una gestualità più istintiva che nulla ha a che fare con quelli che potrebbero essere criteri scientifici o di studio.
Ho voluto presentare opere che ricordassero da vicino il senso dell'archiviazione e della catalogazione, come ad esempio l'opera It was snowing butterflies, dove un gran numero di buste di plastica con inserite altrettanti ali di farfalla ci comunicano, più della specie, dell'habitat e della morfologia, il senso stesso della bellezza e delle sue possibili forme. Una sorta di classificazione silenziosa che mantiene il mistero alla base del bisogno umano di controllare e conservare tutte le cose e il sapere ad esse connesso.
Le opere Cocoons e il disegno Rebuild nature. Nymphaeae sono a loro volta delle raccolte che riflettono sul concetto di ridondanza e ripetizione degli elementi.
Un'altra opera presente e creata apposta per l'evento è la scultura Fade to black. Qui l'idea di raccolta subisce un ulteriore slittamento: i coleotteri sono disposti sul manichino in modo magmatico, quasi fossero ancora in movimento. L'ordine viene in parte abbandonato a favore di una collezione che è soprattutto un'accumulazione e dove la visione, in questa illusoria mancanza di controllo, si fa più disturbante.