LO SGUARDO SOSPESO

Opera presentata in occasione dell’evento l’amor che muove il sole e l’altre stelle realizzata presso il Parco del City Life di Milano per le Celebrazioni Nazionali  dedicate ai 700 anni dalla scomparsa di Dante a cura di Massimiliano Finazzer Flory (maggio-giugno 2021).

installazione | 72 gabbie avicunicole di recupero, 216 fotografie di occhi   |  310 x 316 x 310 cm

Il progetto, creato in occasione delle Celebrazioni Nazionali dedicate ai 700 anni dalla scomparsa di Dante ed esposto per la prima volta nel parco del City Life a Milano per l’evento “L’amor che muove il sole e l’altre stelle”,  si sviluppa intorno al concetto di potenza evocativa dello sguardo che scaturisce dalla Divina Commedia. Dante ci restituisce l’importanza della visione come veicolo privilegiato che ci permette di riconoscere e agire il nostro amore, i nostri desideri, le nostre volontà. Tuttavia, questo sguardo resta spesso puntato verso “l’abisso” e, non in grado di fissare l’assoluto, finisce nell’immobilità. 

 

 

Questo umano perpetuo guardare verso il basso ci ricaccia costantemente dentro a gabbie mentali che ci auto-determiniamo, conseguenza diretta della paura del giudizio degli altri e, ancora più spesso, per nostra stessa mancanza di immaginazione.  L’opera, costituita da 72 gabbie avicunicole, contiene una moltitudine di immagini di occhi appesi e in perenne movimento grazie al moto del vento. Queste fotografie, raccolte attraverso un’azione partecipata, rappresentano lo strato più profondo del lavoro. Scattate nell’attimo in cui la persona era intenta a esprimere un desiderio, restano sospese in una situazione incerta: questi sguardi sapranno trovare la via per uscire dalle gabbie? Non possiamo saperlo, quello che osserviamo è l’istante di frenesia che precede una decisione importante.

Altri artisti coinvolti: Michelangelo Pistoletto, Roberto Cacciapaglia, il compianto maestro della fotografia Giovanni Gastel, Michela Lucenti, Alice Padovani, Alice Ronchi, Marco Nereo Rotelli, Patrick Tuttofuoco e Velasco Vitali.

WORK IN PROGRESS